La pubertà è quel periodo della vita durante il quale si compie la maturazione sessuale (fino a raggiungere la capacità di procreare), che nella donna viene generalmente fatta coincidere con la comparsa delle prime mestruazioni. Oltre alla maturazione sessuale, durante la pubertà si compie la completa maturazione sia fisica che psichica di tutto l’organismo. Si assiste così al rapido aumento della statura, allo sviluppo dei genitali e dei caratteri sessuali secondari, al cambiamento delle forme corporee, alla comparsa di folti peli al pube e allo sviluppo delle mammelle. Le prime modificazioni corporee della pubertà (fase prepuberale) avvengono sotto lo stimolo di un’aumentata produzione degli ormoni sessuali maschili, gli androgeni, da parte delle ghiandole surrenali responsabili della comparsa dei primi peli e dell’inizio della crescita di statura e della maturazione scheletrica. Segue la maturazione delle ovaie che determina un ulteriore crescita dei peli alle ascelle e al pube, la stimolazione dello sviluppo mammario e la comparsa delle mestruazioni. A questo punto, con gli estrogeni prodotti dalle ovaie, si completa la maturazione dei genitali, il modellamento delle forme corporee e il raggiungimento del picco massimo di crescita di statura. La maturazione delle ovaie è conseguenza della maturazione di una parte essenziale del cervello, l’asse ipotalamo-ipofisario che è sotto il controllo del sistema nervoso centrale. Al momento della pubertà, che inizia a circa 10-12 anni, le cellule dell’ipofisi liberano due ormoni: le gonadotropine e l’ormone luteinizzante, destinati ad agire sulle ovaie.
Si tratta della stagione più delicata della vita di una donna. È il momento delle grandi trasformazioni fisiche. Per questo è importante che le metamorfosi del corpo e della mente si compiano nel modo più armonioso possibile. Da una sana pubertà, infatti, dipende una crescita più serena dell’adolescente. Il corpo cambia, anche se all’inizio i segnali sono molto sfumati. Oltre alle accelerazioni della crescita in altezza (comuni anche al maschio), ci sono segni che riguardano esclusivamente il sesso femminile: lo sviluppo del seno. La pubertà che sboccia è preannunciata da una lieve crescita del seno, soprattutto del bottone mammario e dell’areola, e di una leggera peluria sul pube e sulle ascelle. Questo primo “appuntamento” con l’età adulta di solito avviene tra i 10 e gli 11 anni e la prima mestruazione, che arriva in media intorno ai 12 anni, ne segna il coronamento. Ed è davvero un evento particolare, che può accompagnarsi a un periodo “difficile” dal punto di vista psichico: alla maturità sessuale fisica (quindi alla possibilità di procreare), non corrisponde una pari maturità sessuale-psicologica. Il corpo di una bambina di 13 anni, con un seno già piuttosto sviluppato e peli di tipo adulto racchiude una “testolina” ancora infantile e immatura. Per questo gli esperti tendono a distingure tra pubertà, ossia l’insieme di eventi fisici che scandiscono la maturazione sessuale-riproduttiva, e adolescenza, ovvero quel complesso di processi psichici e comportamentali che accompagnano e poi superano la pubertà stessa.
La prima mestruazione (menarca) è un momento chiave nell’universo femminile, carico di implicazioni psico-fisiche per le piccole donne in crescita. Ma più che punto di partenza, la comparsa del ciclo mestruale segna il punto di arrivo di un lento processo di maturazione, che coinvolge tutto il corpo. Si tratta del momento conclusivo, anche se il più appariscente, di una serie di modificazioni indotte sulla superficie esterna dell’utero (l’endometrio) da parte degli ormoni ovarici, che hanno preparato l’utero ad accogliere l’uovo fecondato.
Tutta la nostra pelle è ricoperta di peli, più grandi o più sottili e invisibili a seconda delle diverse zone del corpo. Ogni pelo, quali che siano le sue dimensioni, sbuca da un piccolo foro, il follicolo, dal quale esce però anche una sostanza grassa, il sebo, che serve a mantenere “grassa” la cute. A volte il sebo viene prodotto in eccesso e si accumula all’interno del follicolo; mescolandosi alle cellule morte della cute, può formare una specie di tappo nel condotto dal quale esce e assumere un colore bruno-nerastro nella parte che spunta all’esterno e giallastro nella parte interna: si tratta di un tipico punto nero, spremendo il quale uscirà un piccolo cilindro di materiale solido, appunto di colore giallastro. Se il sebo si accumula in quantità notevole, preme e irrita le pareti del follicolo, perciò quest’ultimo si infiamma e si infetta, gonfiandosi e prendendo l’aspetto del brufolo.
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