I requisiti per il rilascio del porto d’armi sono la maggiore età e l’idoneità psicofisica del richiedente, accertata mediante uno specifico certificato.
Sia se la relativa richiesta è per uso sportivo sia se è per caccia o per difesa personale, l’interessato deve necessariamente presentare un certificato anamnestico per il porto d’armi, che contiene una dichiarazione sulla sua idoneità psicofisica a entrare in possesso della licenza. Tale certificato attesta che il soggetto non fa uso di droghe o abuso di alcol e che non è affetto da patologie particolari che potrebbero compromettere la sua sicurezza o quella di terzi in caso di rilascio del porto d’armi.
In sostanza, con il certificato anamnestico per il porto d’armi il richiedente dimostra di non avere particolari problemi fisici che possono impedirgli di usare correttamente un’arma e di essere psicologicamente stabile.
Il rilascio del certificato anamnestico è necessario al momento della prima richiesta della licenza ed in caso di rinnovo. Infatti, la salute fisica e mentale dei soggetti si può evolvere nel tempo, quindi, il perdurare dell’idoneità al porto d’armi va costantemente verificato.
Ai fini del rilascio o del rinnovo del porto d’armi, il medico prescelto effettua un colloquio con il paziente, associandolo eventualmente ad una visita nell’ambito della quale gli pone alcune domande per ricostruirne la storia clinica.
In alcuni casi, può anche richiedere l’esecuzione di specifici accertamenti clinico-tossicologici quali ad esempio: esami del sangue, esami delle urine, esame tricologico, finalizzati all’accertamento dell’eventuale uso di droghe, dell’abuso di alcol e/o della sussistenza di patologie particolari.
Certificato anamnestico per porto d’armi: qual è il contenuto?
Nel certificato anamnestico per porto d’armi il medico deve riportare:
- le generalità del paziente (nome e cognome, luogo e data di nascita, codice fiscale, luogo e indirizzo di residenza);
- l’oggetto del certificato (nello specifico certificato anamnestico per il successivo accertamento della condizioni psicofisiche per il rilascio o per il rinnovo del porto d’armi);
- la presenza di malattie. In particolare, il sanitario deve indicare se il soggetto è affetto da:
- patologie dell’apparato circolatorio e respiratorio;
- epilessia ed altre patologie del sistema nervoso;
- patologie emopoietiche, endocrine, del sangue, dei reni e delle vie urinarie;
- patologie oncologiche;
- diabete;
- malattie contagiose;
- disturbi ed alterazioni dell’apparato uditivo e visivo;
- alterazioni anatomiche o funzionali all’apparato osteo-articolare;
- dipendenza da sostanze alcoliche, stupefacenti o psicotrope e l’eventuale trattamento presso il Sert (Servizio per le tossicodipendenze).
Altresì, nel certificato anamnestico per porto d’armi il medico deve indicare:
- se il paziente è portatore di protesi, specificandone la tipologia;
- se ha subìto trapianti d’organo;
- l’eventuale presenza di invalidità civile, riportandone il tipo e la percentuale.
In ultimo, il certificato anamnestico deve contenere i dati del medico, la data e il luogo di rilascio, il timbro e la firma del professionista.
Certificato anamnestico per porto d’armi: durata e validità
Il certificato anamnestico per porto d’armi ha una durata di 90 giorni dalla data di rilascio. Decorso detto periodo, bisogna chiederne uno nuovo, pagando di nuovo i costi di rilascio.