Cuore

Cos’è una Visita Cardiologica con ECG?

Il cuore, che magnifico motore…La visita cardiologica è un accertamento clinico-strumentale al quale ogni persona anche sana dovrebbe sottoporsi almeno una volta.

E’ consigliabile ed utile a chiunque per sapere se ci sono fattori di rischio, patologie cardiache morfo-funzionali o alterazioni elettrocardiografiche; pertanto il bambino, l’ adolescente, l’ adulto e l’ anziano come anche ogni persona che pratica attività sportiva dovrebbe effettuare questo accertamento semplice e non invasivo; se poi il Cardiologo, in base ai riscontri effettuati nella visita stessa, ritiene che il paziente abbia bisogno di esami strumentali (es. Ecocardiogramma, EcocolorDoppler Vascolare, ECG Dinamico, Holter Pressorio, Holter Cardiaco e così via…), sarà il Cardiologo stesso a consigliare al paziente, per completare il quadro diagnostico-terapeutico del caso.

In pratica, la Visita Cardiologica consta di 6 parti:

1. L’Anamnesi è la raccolta della storia clinica del paziente.
2. L’Esame obiettivo è l’analisi di tutte le caratteristiche fisiche e semeiotiche.
3. L’Elettrocardiogramma (ECG) consiste nella registrazione esterna dei potenziali elettrici del cuore, cioè dell’attività elettrica del cuore. L’ECG non è un “optional”, ma fa parte integrante della Visita Cardiologica. Al tempo stesso, esso non può essere considerato “una Visita Cardiologica” (come spesso si sente dire), in quanto studia solo un aspetto del cuore, cioè quello elettrico.
4. Le Analisi di eventuali altri esami strumentali e/o laboratoristici eseguiti in precedenza dal paziente.
5. Conclusioni – Dopo aver raccolto tutte le informazioni derivanti dalle “tappe” sopra riportate, si traggono delle conclusioni che, a volte sono sufficienti per concludere l’iter del paziente con la sola Visita Cardiologica, altre volte richiedono la programmazione di Esami Strumentali (che possono essere Ecocardiogramma, EcoColorDoppler Vascolare, test da sforzo, ECG dinamico sec. Holter, Risonanza Magnetica Nucleare, TAC, Scintigrafia Miocardica o Polmonare e così via, isolati o variamente combinati a seconda dei casi) per risolvere dubbi diagnostici ed arrivare ad una diagnosi il più possibile completa ed adeguata. Tali esami vanno comunque sempre mantenuti nell’ ”alveo” della Visita Cardiologica, in modo che, una volta eseguiti gli stessi, il Cardiologo possa “tirare le fila” del discorso globale, integrando le informazioni ottenute dalla Visita Cardiologica con quelle derivanti dagli esami strumentali.
6. La Terapia solo dopo essere arrivati ad una definizione diagnostica del caso si può, in base a tutti gli elementi derivanti dai 5 punti precedenti, prescrivere o meno una terapia adeguata.

A chi è consigliata la visita cardiologica?

La visita cardiologica viene consigliata nei casi in cui il paziente denunci sintomi quali dolore toracico, respirazione faticosa (dispnea) a riposo o sotto sforzo, svenimento (la cosiddetta “sincope”), giramenti di capo, palpitazioni o riduzione della forza in generale.

La visita cardiologica ha inoltre un’importanza fondamentale per quanto riguarda le diagnosi e le cure relative alle principali patologie del cuore tra cui sono ricomprese:

• l’ipertensione arteriosa
• le cardiomiopatie
• la cardiopatia ischemica
• lo scompenso cardiaco
• la valvulopatia mitralica e la valvulopatia aortica (le malattie che riguardano le valvole cardiache).