L’ecografia morfologica è un esame medico prenatale che viene eseguito durante la gravidanza per valutare lo sviluppo del feto e verificare la presenza di eventuali anomalie.
L’ecografia morfologica è solitamente eseguita tra la 18ma e la 22ma settimana di gestazione ed è in grado di fornire una visione dettagliata del feto, dei suoi organi e degli arti. L’esame viene effettuato mediante l’utilizzo di un trasduttore che emette onde sonore ad alta frequenza e che, rimbalzando sulla superficie e sui tessuti interni del feto, produce immagini in tempo reale che possono essere visualizzate su un monitor.
L’ecografia morfologica è in grado di individuare eventuali anomalie a carico dello scheletro, del sistema nervoso centrale, del cuore, degli arti, del viso e degli organi interni del feto. Inoltre, l’esame può verificare la posizione della placenta e la quantità di liquido amniotico presente nell’utero.
L’ecografia morfologica è un esame sicuro e privo di rischi per la madre e per il feto. L’unico inconveniente è la possibile difficoltà nel visualizzare alcuni dettagli a causa della posizione del feto o dell’accessibilità delle strutture da esaminare. In questi casi, il medico potrebbe richiedere un esame di follow-up o un altro tipo di esame diagnostico.
L’ecografia morfologica è estremamente utile per le donne incinte poiché consente di rilevare precocemente eventuali anomalie e di avviare tempestivamente eventuali terapie o interventi chirurgici necessari prima o subito dopo la nascita del bambino.
In sintesi, l’ecografia morfologica rappresenta un importante strumento diagnostico per l’individuazione di eventuali anomalie del feto durante la gravidanza. Grazie all’utilizzo di questa tecnologia, è possibile intervenire tempestivamente per garantire la salute del neonato e della madre.