Circa il 15% delle coppie è sterile. Ciò significa che una coppia non riesce a concepire un figlio nonostante abbia da almeno un anno rapporti sessuali non protetti frequenti. L’infertilità maschile incide in circa la metà di queste coppie.
L’esame dello sperma (spermiogramma) misura la quantità e la qualità del liquido emesso durante l’eiaculazione. Valuta sia la componente liquida, il cosiddetto liquido seminale, che le microscopiche cellule mobili chiamate spermatozoi. È spesso usato per valutare l’infertilità maschile.
Lo sperma è un liquido viscoso e biancastro che contiene spermatozoi e i prodotti di varie ghiandole. È relativamente denso al momento dell’eiaculazione, poi si fluidifica nell’arco di 10 – 30 minuti.
Gli spermatozoi sono le cellule riproduttive contenute nello sperma; hanno:
Gli spermatozoi sono mobili e in condizioni normali si spostano in avanti attraverso lo sperma. All’interno del corpo femminile, questa proprietà permette loro di raggiungere e unirsi ad un ovocita femminile, ossia fecondarlo. Ciascun campione di sperma ha un volume di 1,5 – 5,5 ml (circa un cucchiaino da tè) e contiene almeno 15 milioni di spermatozoi per ml, nonché quantità variabili di fruttosio, sostanze tampone, coagulanti e lubrificanti, e enzimi mirati ad aiutare gli spermatozoi e il processo di fecondazione.
Un esame dello sperma misura tipicamente:
Possono essere condotti esami aggiuntivi in caso di conta spermatica bassa, motilità ridotta, morfologia o liquido seminale anomalo.
L’esame dello sperma è una valutazione di fondamentale importanza nello studio dell’infertilità di coppia, ma la sua interpretazione è prerogativa di personale medico specializzato (tipicamente l’andrologo, ma non solo). Una grande discussione è nata dopo la pubblicazione degli attuali valori di riferimento, in quanto più ancora che per gli esami del sangue questi valori presi singolarmente non sono sempre sufficienti ad una valutazione definitiva della fertilità maschile.
Normozoospermia: eiaculato normale, secondo i valori di riferimento
Oligozoospermia: concentrazione spermatica inferiore ai valori di riferimento
Astenozoospermia: motilità inferiore ai valori di riferimento
Oligoastenozoospermia: motilità e concentrazione spermatica inferiore ai valori di riferimento
Teratozoospermia: morfologia inferiore ai valori di riferimento
Oligoastenoteratozoospermia: alterazione di tutte le variabili
Criptozoospermia: assenza di spermatozoi nell’eiaculato ma presenza di spermatozoi nel centrifugato
Azoospermia: assenza di spermatozoi nell’eiaculato (e quindi anche nel pellet post-centrifugazione)
Necrozoospermia: eiaculato caratterizzato dalla morte totale degli spermatozoi presenti
Ipoposia: ridotto volume del liquido seminale
Iperposia: eccessivo volume del liquido seminale
La conta o concentrazione spermatica, che non va confusa con il conteggio spermatico totale, misura la concentrazione degli spermatozoi nell’unità di volume (in genere 1 millilitro), mentre il conteggio spermatico totale è la conta spermatica moltiplicata per il volume.
L’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) definisce normale un valore di oltre 15 milioni di spermatozoi al millilitro (dati del 2010). Definizioni precedenti indicavano 20 milioni. Una conta spermatica inferiore identifica una condizione di oligospermia (o oligozoospermia). Si ritiene una vasectomia riuscita se il campione è azoospermico (spermatozoi non rilevabili). Alcuni considerano comunque riuscita la vasectomia se residuano rari (meno di 100.000/ml) spermatozoi non mobili. Altri ritengono necessario ottenere un secondo spermiogramma per verificare che la conta spermatica non stia aumentando (come succederebbe in caso di ricanalizzazione), altri ancora faranno comunque ripetere la vasectomia.
Oggi, nel mondo occidentale la conta spermatica media è 20 – 40 milioni al millilitro; è diminuita dell’1 – 2% all’anno rispetto ai valori ben maggiori riscontrati qualche decennio fa.
L’OMS indica un valore del 50% che deve essere rilevato entro 60 minuti dalla raccolta. L’OMS dà anche un parametro di vitalità, con un limite di riferimento inferiore pari al 60% degli spermatozoi vivi. Un uomo può avere un numero di spermatozoi ben oltre i 20 milioni/ml, ma la qualità del suo sperma può essere insufficiente perché troppo pochi gli spermatozoi mobili. Comunque, quando la conta spermatica è molto alta, una bassa motilità (ad esempio, sotto il 60%) potrebbe non essere influente perché le cellule vitali potrebbero essere più di 8 milioni/ml. Al contrario, un uomo può avere una conta spermatica molto sotto 20 milioni/ml ma mantenere una buona motilità se oltre il 60% degli spermatozoi osservati si sposta con vigore e in avanti.
Il grado di motilità è una misura più specifica, in cui la motilità degli spermatozoi è divisa in quattro gradi diversi.
Grado a: spermatozoi con motilità progressiva. Sono le cellule più forti, si muovono velocemente e diritti. Talvolta, questa motilità viene detta motilità IV.
Grado b (motilità non lineare): gli spermatozoi si muovono in avanti ma tendono ad avanzare in modo sinuoso. Talvolta, questa motilità viene detta motilità III.
Grado c: gli spermatozoi hanno motilità non progressiva perché non avanzano nonostante il movimento della coda. Talvolta, questa motilità viene detta motilità II.
Grado d: gli spermatozoi sono privi di qualunque motilità e spostamento. Talvolta, questa motilità viene detta motilità I.
I criteri dell’OMS per la morfologia degli spermatozoi stabiliti nel 2010 definiscono normale un campione in cui, tra gli spermatozoi osservati, il 4% (o il 5° percentile) o più ha morfologia normale.
La morfologia è un fattore predittivo delle possibilità di fecondazione in vitro degli ovociti.
Fino al 10% degli spermatozoi ha difetti visibili; gli spermatozoi difettosi sono svantaggiati ai fini della capacità di fecondare un ovocita.
Inoltre, gli spermatozoi con punta della coda ricurva hanno generalmente una frequenza minore di aneuploidia.
La società americana WebMD ritiene normali volumi spermatici tra 1,0 e 6,5 ml; l’OMS considera 1,5 ml il limite di normalità inferiore. Un volume scarso può indicare un blocco parziale o completo delle vescichette seminali o la loro assenza congenita (dalla nascita). Nella pratica clinica, un volume inferiore a 2 ml in una situazione di infertilità e l’assenza di spermatozoi dovrà dare luogo ad un’indagine per azoospermia ostruttiva. È imperativo verificare che siano passate almeno 48 ore tra l’ultima eiaculazione e il momento della raccolta del campione.
Livello di Fruttosio
WebMD ritiene normale un livello di fruttosio nello sperma di almeno 3 mg/ml. L’OMS specifica un livello di normalità di 13 micromoli per campione. L’assenza di fruttosio può indicare un problema delle vescichette seminali.
WebMD considera normale un pH di 7,1 – 8,0; l’OMS specifica valori tra 7,2 e 7,8. L’eiaculazione acida (valori di pH più bassi) può indicare che una o ambedue le vescichette seminali sono bloccate. Un’eiaculazione alcalina (valori di pH maggiori) possono indicare un’infezione. Un valore del pH fuori dall’intervallo di normalità è pericoloso per lo sperma.
Il processo di liquefazione avviene quando la sostanza gelatinosa formata dalle proteine delle vescichette seminali si scioglie e lo sperma diventa più fluido. Normalmente, sono necessari meno di 20 minuti perché il campione si trasformi da uno spesso gel ad un liquido. Nelle linee guida NICE (National Institute for Health and Clinical Excellence, istituto nazionale per la salute e l’eccellenza clinica), è normale un tempo di liquefazione entro 60 minuti.
La MOT è la misura di quanti milioni di spermatozoi al ml sono molto mobili, ossia più o meno quanti sono gli spermatozoi di grado a (> 25 micrometri in 5 s a temperatura ambiente) e di grado b (> 25 micrometri in 25 s a temperatura ambiente). In pratica, è la combinazione di conta spermatica e motilità.
Le linee guida generali per l’inseminazione intracervicale (ICI) raccomandano di raggiungere un totale di 20 milioni di spermatozoi mobili, con pipette o fialette da 0,5 ml. Ciò equivale a 8 pipette o fialette da 0,5 ml con MOT5 o 2 pipette o fialette con MOT20. Per l’inseminazione intrauterina (IUI), sono ritenute sufficienti 1-2 pipette o fialette con MOT5. Tradotta nella terminologia dell’OMS, è quindi consigliato l’impiego di circa 20 milioni di spermatozoi di grado a+b nella ICI e di circa 2 milioni nella IUI.
Il totale degli spermatozoi mobili (TMS) o conta degli spermatozoi mobili totali (TMSC) è una combinazione tra conta spermatica, motilità e volume, che misura i milioni di spermatozoi mobili in un’eiaculazione completa.
L’impiego di circa 20 milioni di spermatozoi con motilità di grado c o d nella ICI e di circa 5 milioni nella IUI può rappresentare un riferimento consigliato di massima.
Le linee guida NICE comprendono anche l’esame della vitalità; il limite di normalità è oltre il 75% di spermatozoi vivi.
Si può anche valutare la presenza di leucociti nel campione. Un livello elevato di leucociti nello sperma viene detto leucospermia è può indicare un’infezione. I limiti possono variare, ma si può assumere come riferimento di leucospermia ad esempio un valore superiore a 1 milione di leucociti.
Il colore del liquido seminale è normalmente grigio opalescente. In un referto di uno spermiogramma sarà possibile leggere però anche altre diciture come lattescente, pioide, bruno (ematico). Un aspetto lattescente, specialmente se accompagnato da un ridotto volume e un pH acido, può riflettere un danno a carico delle vescichette seminali, mentre l’aspetto giallognolo pioide è indice di una contaminazione urinaria, della presenza di granulociti, di una netta prevalenza della componente delle vescichette seminali oppure raramente della presenza di bilirubina.
L’esame dello sperma viene eseguito quando il medico curante ritiene che un uomo o una coppia possano avere problemi di fertilità. Circa il 50% dei casi di infertilità dipende da fattori maschili.
L’infertilità maschile può dipendere da varie cause, alcune delle quali guaribili. Quando sono coinvolti fattori maschili, lo spermiogramma è necessario per determinare cosa impedisce la fertilità e, quando indicato, per valutare la fattibilità della fecondazione assistita per facilitare la gravidanza.
L’esame dello sperma per stabilire la fertilità dovrà essere fatto su un minimo di due campioni intervallati da almeno sette giorni in un periodo di due – tre mesi. La conta spermatica e la consistenza dello sperma possono variare di giorno in giorno; alcune situazioni, inoltre, possono interferire transitoriamente con la motilità e il numero di spermatozoi.
Se uno spermiogramma mostra reperti anomali, l’esame viene ripetuto ad intervalli stabiliti dal medico curante.
Un esame dello sperma viene anche richiesto abitualmente dopo vasectomia per assicurarsi dell’efficacia della procedura; l’esame verrà ripetuto al bisogno finché il campione di sperma non dimostrerà l’assenza di spermatozoi.
La maggioranza dei laboratori richiede la raccolta dei campioni in luogo, perché lo sperma deve essere esaminato entro 60 minuti dall’eiaculazione per preservarne la qualità.
Lo sperma viene raccolto in un’area riservata tramite masturbazione. Alcuni uomini, per motivi religiosi o altro, potrebbero voler raccogliere lo sperma durante un atto sessuale, tramite un preservativo. In questi casi, il personale sanitario deve fornire il preservativo o la guaina di raccolta perché i preservativi lubrificati possono alterare i risultati.
Gli spermatozoi sono molto sensibili alla temperatura. Se la raccolta avviene a casa, il campione dovrà essere mantenuto ad una temperatura di 37°C (la temperatura corporea) tenendolo vicino al proprio corpo durante il trasporto. Non dovrà essere lasciato a temperatura ambiente per un periodo prolungato, né dovrà essere refrigerato.
La motilità degli spermatozoi diminuisce dopo l’eiaculazione; quindi, tempistiche e temperature sono critiche per ottenere dati accurati. Un campione non adeguato potrebbe richiedere la ripetizione dell’esame.
Per permettere un accumulo di sperma, occorre astenersi dall’eiaculare per i 2 – 5 giorni precedenti la raccolta del campione. Periodi di astinenza maggiori potrebbero portare a volumi di sperma più abbondanti ma con ridotta motilità spermatica. È anche possibile che si debba rinunciare a bevande alcoliche per alcuni giorni prima dell’esame.
È necessario attenersi a tutte le istruzioni fornite.
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