Lo strain Counterstrain o SCS e’ un sistema innovativo di trattamento manuale, immediato nei risultati, dolce, e completamente atraumatico.
Fu ideato da Lawrence Jones alla fine degli anni ‘60, un Osteopata americano che definisce la tecnica come:
“una procedura di riposizionamento passivo del corpo, che lo pone in una posizione di grande confort. In tal modo solleva dal dolore riducendo ed arrestando l’inappropriata attività propriocettiva che mantiene la disfunzione somatica”.
In poche parole e’ una coccola per il sistema nervoso che permette al terapista di diminuire il dolore del 70% ed aumentare la liberta di movimento riportando in equilibrio corpo e mente .
Da anni l’Associazione Osteopatica Americana (AOA) considera l’SCS la tecnica di medicina manuale più avanzata ed innovativa in ambito osteopatico; infatti essa è l’unica ad avere un istituto alla base permettendo di mantenere da un lato la purezza del metodo, dall’altro di poter sviluppare ed implementare il metodo in modo scientifico e controllato**.
Il Counterstrain è quanto di meglio e di più innovativo si possa trovare oggi in medicina manuale dal punto di vista di: risposta immediata e duratura del paziente, rapidissimi tempi di recupero, atraumaticità delle manovre terapeutiche ed un approccio assolutamente indolore per il paziente.
E’ l’unico sistema ad avere punti diagnostici precisi legati a disfunzioni specifiche nel corpo (Tender Points) e che analizzando in modo dettagliato l’intero corpo ha scoperto innumerevoli punti diagnostici sulla parte anteriore del corpo, connessi a disfunzioni e dolori posteriori, che se non trattate anteriormente non portano a risoluzione.
La consapevolezza che abbiamo del nostro corpo ci e’ data dai miliardi di recettori presenti in esso: i fusi neuromuscolari, i quali, funzionano come delle bilance che controllano la nostra postura ed i nostri movimenti. Ad esempio: se abbiamo gli occhi chiusi sappiamo benissimo dove sono posizionate le nostre mani o se siamo seduti o in piedi, se abbiamo la bocca chiusa ecc..
Ebbene questi recettori sono gli strumenti diagnostici e di trattamento a disposizione del Counterstrainer e vengono chiamati tender points (TP).
Ogni TP e’ specifico e quindi relativo ad una struttura del nostro corpo e quando quest’ultima e’ in disfunzione e quindi infiammata o traumatizzata il TP si “attiva”, cioe’ svolge la funzione di campanello d’allarme facendoci sentire il dolore, e come una sentinella ci blocca dal fare quei movimenti potenzialmente dannosi (come quando si ha il torcicollo) creando contratture e rigidita’ articolare.
Questi “tender points disfunzionali” sono come delle bilance starate, lo Strain Counterstrain “resetta” il sistema nervoso e ritara queste bilance.
Scs e’ l’unica tecnica al mondo ad avere una applicabilità completa per disfunzioni di tipo: muscolo-scheletrico, craniale, viscerale, fasciale, vascolare arteriosa e linfatica oltre ad applicabilità sui nervi periferici. Si differenzia dalle molte altre tecniche manuali per il fatto che essa è completamente neurologica e non manipolativa o masso-trattiva. Lo SCS fonda le sue basi applicative su processi neuro-fisiologici che regolano il corpo umano *, portando quindi al completo ripristino delle funzioni compromesse. Questo è il motivo fondamentale del perché essa risolve là dove le altre tecniche tendono a fallire. La sua attuazione infatti non è diretta alla disfunzione muscolo-scheletrica in se, ma alla specifica riprogrammazione neurologica del circuito α-γ e simili, che mantengono le disfunzioni in atto. Questo approccio infatti ha la peculiarità di permettere una comunicazione diretta e profonda con il sistema nervoso, riuscendo quindi a correggere in modo immediato e duraturo l’errata programmazione neurologica alla base di tutte le strutture innervate da recettori contrattili, siano esse: muscoli, tendini, legamenti, fasce, vasi o nervi. Si ottiene quindi in pochi secondi un completo ed immediato sblocco articolare, una distensione o recupero di forza muscolare; proprio grazie alla capacità del SCS di ripristinare subito il corretto funzionamento del sistema periferico che risulta neurologicamente inibito o malfunzionante per svariati motivi che possono essere occorsi al corpo. La tecnica è “letteralmente” in grado di sbloccare l’errore e resettare il sistema, il tutto in massimo 90’’ (tempo neurologicamente fisiologico nel corpo umano). Negli ultimi anni le ricerche della Jones Institute hanno portato ad una ulteriore evoluzione della metodica abbassando i tempi di risposta per il corpo sotto i 10 secondi.
Tutte unite queste caratteristiche la contraddistinguono da altre metodiche di medicina manuale, rendendola unica.
*Spontaneous Release by Positioning: Lawrence Huge Jones, D.O. – 1964 )
**Nociceptive Considerations in Treating with Counterstrain: M. Baily Ph.D, L. Dick D.O. – 1992)
Traditional Osteophthic Examination of the Cervical Spine Compared: J.M. Partland and J.P. Goodridge – 1997
Reliability, Validity and Effectiveness of SCS Techniques: Chrisopher Kevin Wong, MS, PT, OCS and Carrie Schauer, MS, PT – The Journal of Manual & Manipulative Therapy – 2004
Non ci sono controindicazioni allo Strain Counterstrain, particolare attenzione viene posta nelle gestanti fino al terzo mese di gravidanza e nei trattamenti linfatici nei pazienti con neoplasie maligne in presenza di metastasi e nei pazienti a rischio cardiovascolare.
La prima visita comprensiva di anamnesi, esame obiettivo, esame posturale completo, somministrazione dei test clinici e scansione corporea SCS in genere dura circa 1 ora.
Generalmente una seduta di SCS dura dai 30 ai 45 minuti.
Ciò che orienta la diagnosi di un clinico in tecnica Strain Counterstrain è la scansione in 2 minuti : la localizzazione di quelle specifiche piccole aree di tensione nei tessuti di tutto il corpo, chiamati “Tender Points” (TP), cioè Punti Tesi. I quali guideranno l’operatore nella valutazione e strategia di trattamento.
Una volta determinata la sequenza da seguire, il terapista porta il paziente in una specifica posizione di trattamento.
La posizione ideale nella quale vi è perlomeno una riduzione di due terzi di tensione nei (TP) indica il corretto posizionamento del corpo e viene mantenuta generalmente per 90”; al termine dei quali il terapista ricolloca delicatamente il paziente in posizione neutra.
Come detto in precedenza, SCS, e’ una tecnica che ha successo o fallisce molto in fretta , per cui non perderemo mai ne’ tempo ne’ denaro .
Gia’ dalla prima seduta si avranno dei risultati eclatanti soprattutto sui dolori cronici o subacuti e nei casi di artrosi.
Nei casi di irritazione nervosa acuta sono sufficienti 2/4 sedute eseguite nell’arco di due settimana con adeguata terapia farmacologica associata.
Se ci si rivolge ad un operatore certificato alla Jones European Institute e specializzato alla Jones American Osteopathic Medicine in genere il prezzo delle sedute varia fra i 60 e i 100 euro in relazione anche al tempo della terapia al programma terapeutico e all’ eventuale associazione con altre terapie.
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