Come specialista di riferimento per le vie urinarie e l’apparato genitale maschile, l’andrologo vigila sulla salute dei pazienti in tutte le varie età della vita maschile con una particolare attenzione per gli uomini che hanno superato i 50 anni di età. Tali soggetti sono più esposti a rischi di patologie prostatiche.
Sia a scopo preventivo e di monitoraggio che qualora insorgano disturbi alle vie urinarie e genitali, l’andrologo è lo specialista a cui rivolgersi per la salute del proprio apparato urogenitale.
Come raccomandato per numerose altre patologie, anche nel caso delle affezioni della prostata, un’alimentazione equilibrata, povera di grassi e ricca di frutta e verdura non può che essere utile.
Al fine di evitare o attenuare le infiammazioni della prostata, inoltre, è necessario favorire quanto possibile il flusso delle vie urinarie. Per questo motivo, bere spesso, anche fuori pasto o quando non si ha particolarmente sete, è fortemente raccomandato. Bere tanta acqua, inoltre, significa migliorare le funzioni intestinali, e dato che le malattie della prostata si combattono e si prevengono anche evitando la stipsi, ciò non può che costituire un ulteriore stimolo a bere liquidi o alimenti che ne siano ricchi.
Attenzione, quindi, al sale: un uso eccessivo, infatti, favorisce la ritenzione idrica. Un’alimentazione ricca di grassi, così come l’ingestione di carne rossa, aumentano l’incidenza delle neoplasie della prostata.
Più in generale, uno stile di vita sano ed equilibrato aiuta a prevenire le malattie della prostata. Attenzione al fumo, fortemente controindicato.
Moderazione anche con gli alcolici. La birra, in particolare, è assolutamente da evitare quando si soffra di patologie prostatiche: il luppolo, infatti, può favorire la congestione della prostata.
Stare seduti a lungo, infine, non aiuta. Se il lavoro costringe a lunghi periodi alla scrivania, il consiglio è quello di alzarsi ogni tanto e fare qualche passo.
Se la sedentarietà è da combattere, anche gli sport troppo “pesanti” sono però da evitare. Da preferire, secondo gli specialisti, sono invece il nuoto e le lunghe camminate. Attenzione o, comunque, cautela, con la bicicletta, la moto, il motorino, l’equitazione ed il canottaggio, così come i lunghi viaggi in macchina. Questi tipi di attività, infatti, causano delle sollecitazioni traumatiche che si ripercuotono su tutto il pavimento pelvico, irritando di conseguenza anche la prostata, che può, in soggetti predisposti, infiammarsi e dare disturbi.
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